giovedì 20 ottobre 2011

Internet :"solo" il 53% di Italiani sono in rete.













Poter accedere alla rete significa, tra le tante altre cose, anche avere l’opportunità di reperire tutte le varie ed eventuali informazioni d’interesse in maniera immediata, rapida e attiva e, di conseguenza, facendo quindi in modo che sia lo stesso utente a ricercare specifiche news piuttosto che il contrario e, a quanto pare, informarsi in tal modo sembra piacere davvero parecchio ad una buona fetta della popolazione italiana.
Infatti, attenendosi alle ultime statistiche, poco più della metà della popolazione italiana, circa il 53%, è solita servirsi attivamente di internet e, stando sempre a quelle che sono le informazioni attualmente disponibili, tra le attività maggiormente eseguite in rete vi è la ricerca di notizie.
Della sopracitata percentuale, inoltre, circa la metà sarebbe costituita da utenti rientranti in una fascia di età compresa tra i 14 e i 29 anni.Peccato che questo dato evidenzia come il nostro paese sia ancora distante dalla media Europea,senza contare che i fondi che dovevano esere destinati alla banda larga arrivati dalla vendita delle frequenze Radio e TV VERRANNO PURTROPPO DESTINATI AD ALTRO.
Ad affermare tutto ciò è il rapporto “I media digitali in Italia” presentato durante Eurovisioni-Festival internazionale di cinema e televisione in corso a Roma e da cui, grazie alle informazioni in questione, ne è emerso anche il fatto che l’utilizzo di internet come strumento mediante cui informarsi sta divenendo una pratica sempre più comune tra i giovani nel mondo e, in questo caso specifico, in Italia.
A testimonianza di ciò vi è il fatto che già a partire dal 2009 la lettura giornaliera di siti web e blog d’informazione costituiva una tra le operazioni maggior mente eseguite in rete, esattamente circa il 47% delle attività compiute online dalla vasta utenza del Bel paese, così come evidenziato dalla ricerca curata da Gianpietro Mazzoleni, Giulio Vigevani e Sergio Splendore.Speriamo che l'attuale governo trovi le risorse per abbattere il DIGITAL DIVIDE.

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